La Cantina Sapereta produce i vini DOC dell’Isola d’Elba
Quale dei popoli nella storia dell’Isola d’Elba vi abbia introdotto il vino e l’Aleatico, non lo sappiamo, ma già ai tempi di Roma Plinio la descriveva “insula vini ferax“, e le anfore, alcune ancora piene di vino dell’Elba, rinvenute in buon numero lungo le coste testimoniano un attivo commercio. Anche Napoleone, al suo ritorno a Parigi, prima della fatale Waterloo ricordando il suo regno elbano ebbe a dire: “Gli abitanti dell’Elba sono forti e sani perché il vino della loro isola dona forza e salute”.
Il nonno degli attuali proprietari, Italo Sapere, figlio di contadini e minatori, anch’egli contadino e minatore, nel 1927 si mise in proprio, acquistando il nucleo dell’attuale azienda, costruendo la prima cantina di famiglia. Il figlio Teolo Ario incrementò ed ampliò la produzione iniziata dal padre, indirizzando fino al 1980 l’Azienda alla valorizzazione dei vini dell’Elba e dell’Aleatico in particolare.
Della famiglia Sapere abbiamo una prima testimonianza dal Registro delle Anime tenuto presso la Parrocchia di Capoliveri. Nell’anno 1694 tale “Agostino Sapere, agricoltore, originario da Salerno”, sbarcò con la famiglia all’isola. E’ stato facile ricostruire l’ albero genealogico della famiglia Sapere (unica all’Elba). Tutti i discendenti è risultato essere stati agricoltori, eccetto Lorenzo Sapere (1728) marinaio.
Fu il presidente fra i soci fondatori del primo Consorzio di tutela dei vini a DOC dell’isola d’Elba. Furono anni difficili di oscuro e duro lavoro, nel quale però si posero le basi per i futuri sviluppi aziendali. Il nipote Italo, agronomo, favorito anche dal maggior prestigio acquisito nel frattempo dai vini dell’Elba e credendo fermamente nelle idee assimilate dalla famiglia, ha continuato, con fatica, a migliorare ed ampliare l’azienda, modificandone anche l’indirizzo produttivo, introducendo vitigni migliorativi e selezionando i più conosciuti cloni tradizionali.
E’ stata rinominata con un nuovo nome l’azienda, aggiungendo al cognome Sapere le iniziali del nome paterno T (Teolo) A (Ario). Sono stati impiantati nuovi vigneti usando esclusivamente gemme di piante madri coltivate in azienda, per conservare intatto il patrimonio viticolo locale.
Abbiamo vigneti nei comuni di Porto Azzurro, Capoliveri e Portoferraio. Siamo convinti che la qualità dei vini dell’Elba dipenda esclusivamente dall’uva, dalla sua provenienza e dal modo con cui è coltivata. “Crediamo fermamente sull’esperienza dei nostri vecchi e sulla fantasia dei giovani”. In azienda vengono attualmente coltivati i seguenti vitigni: il Procanico, Biancone, Ansonica, Vermentino, Chardonnay ed il Moscato. Fra i vitigni rossi più diffusi il Sangioveto, l’Aleatico, lo Syrah e l’ Alicante. Con D.P.R. del 9 luglio 1967 è stata riconosciuta all’Elba la Denominazione di Origine Controllata dei vini “ELBA”, successivamente modificata più volte fino all’ultima versione del 2011.
La superficie produttiva (in proprietà e affitto) attuale è circa 20 ettari di vigneto. La forma di allevamento delle viti è a cordone speronato. L’alta densità d’impianto superiore a 5000 ceppi per ettaro e la bassa produzione a pianta, controllata da una severa potatura a verde, ed un diradamento dei grappoli quando appaiono troppo compatti al momento dell’invaiatura, garantiscono una eccellente qualità delle uve.
La Cantina ha una capacità totale di Hl. 1.500. I vini prodotti vengono commercializzati esclusivamente in bottiglia. Non si vende vino sfuso.
Possono essere svolte visite guidate su prenotazione. Hanno durata di circa un’ora e prevedono l’illustrazione della storia dell’Azienda e dalla viticoltura della zona, la descrizione delle tecniche di vinificazione e la degustazione di alcuni vini. E’ obbligatoria la prenotazione.