Die Saisonale entwicklungen und die qualität der Weinlese für die D.O.C. – Weine (Wein mit kontrollierter Herkunftsbezeichnung)

Appunti del Cantiniere della Sapereta di ogni annata. Una vera e propria „memoria storica“ dei vini ELBA a DOC.

L’annata è stata caratterizzata da abbondanti precipitazioni invernali e primaverili. Il forte freddo tra fine febbraio e inizio marzo e la primavera più fresca del solito, ha ritardato di diversi giorni lo sviluppo delle piante. Il germogliamento della vite è avvenuto in ritardo di 10-15 giorni rispetto alle ultime annate, la crescita della pianta è stata disomogenea, così come la fioritura. Il brusco abbassamento della temperatura dopo la metà di maggio (durante l’allegagione dell’Aleatico) ha causato per queste uve l’aborto fiorale, provocando una perdita di produzione finoo all’80% della produzione. Nonostante le temperature leggermente sotto la media, le altre uve, specie il Vermentino e l’Ansonica hanno avuto una fioritura regolare e una buona allegagione, garantendo un buon livello di produzione.

Anche le piogge protratte fino alla fine di giugno hanno messo a dura prova la perizia dei viticoltori per evitare l’insorgenza di malattie fungine. Il periodo estivo, caldo e soleggiato e il settembre con una moderata escursione tra il giorno e la notte, hanno però dato origine ad una maturazione molto lenta delle uve, che hanno così mantenuto una buona acidità e un elevato potenziale aromatico.

La vendemmia è iniziata il 31 di Agosto con il moscato, in ritardo di 10 giorni rispetto al 2012. Per le altre varietà, la raccolta è avvenuta dalla metà di settembre fino alla metà di ottobre. Le belle giornate ventilate di settembre hanno permesso un appassimento ottimale del moscato e dell’aleatico.

L’ALEATICO DALIDIÈ 2013 È STATO SELEZIONATO PER LA FINALE DEI TRE BICCHIERI DALLA GUIDA IL GAMBERO ROSSO.

Fioritura ed allegazione delle olive ottima. Elevata cascola delle olive dovute ad un forte attacco della mosca concentrato alla fine di settembre. Produzione dell’olio soddisfacente.

Nel nostro versante, l’autunno 2011 è stato particolarmente avaro di pioggia e con temperature sopra la media,  mentre nel versante occidentale il mese di novembre (il 7) è stato funestato da una tragica alluvione con gravissimi danni ed una vittima. Anche l’inverno si è presentato con belle giornate ventose ma con temperature rigide e con precipitazioni ben al di sotto della media.

Abbondante nevicata a febbraio, cosa eccezionale per la nostra zona. La piovosità alla fine dell’inverno è stata di gran lunga sotto la media. Anche la primavera è stata assai scarsa di pioggia. Il risveglio vegetativo è stato leggermente anticipato, dalla metà di marzo sono comparse le prime foglioline dell’Aleatico e del Sangiovese. Il numero dei grappolini si è rivelato basso. Alla fioritura è stata eseguita una sfogliatura fin sopra il primo grappolo, in una vigna di Sangiovese. I lavori in vigna sono terminati alla fine di aprile. I trattamenti con zolfo e rame sono stati eseguiti nella norma con dosi minime di rame visto il clima asciutto.

Dalla seconda settimana di giugno le temperature sono state quasi sempre sopra la media stagionale. L’estate è stata molto calda e siccitosa, con una conseguente crescita limitata degli acini ed una bassa produzione per ceppo. Se la quantità non è stata soddisfacente, la qualità è stata il contrario di quello che ci si potrebbe aspettare da un’annata così calda e così siccitosa. Giusta acidità e soprattutto grande qualità di tannini. L’anticipo di circa 10 gg della vendemmia 2012, che sta cominciando ad essere una regola delle ultime annate, ha dimostrato che l’isola d’Elba può dare ottimi vini anche nelle annate così calde. Il mare  con le sue brezze e l’umidità notturna sono riusciti a mitigare il caldo e hanno contribuito ad evitare lo stress delle viti, che comprometterebbe l’equilibrio e la buona maturazione delle uve.

Il clima caldo e leggermente ventilato senza pioggia, tra la fine di agosto e la prima decade di settembre, ha permesso un appassimento ottimale del moscato e dell’aleatico, con un buon incremento della concentrazione degli zuccheri.

L’autunno è stato poco piovoso. Abbiamo avuto molte giornate di scirocco, umide ma non fredde. Anche in inverno molte giornate piovigginose. Ma la pioggia è stata scarsa con temperature sopra la media, salvo pochissimi giorni alla fine di febbraio. Alcuni giorni di pioggia abbondanti si sono avuti soltanto nel mese di Marzo. Il risveglio vegetativo è stato nella media per l’isola d’Elba. Il procanico a metà aprile stava ancora mettendo la seconda foglia. L’aleatico invece presentava già abbozzi dei grappolini. Leggera pioviggine per Pasqua (24 aprile). Il tempo dalla fine di Aprile e tutto Maggio è stato buono con giornate serene e calde durante il giorno, ma fresche la sera, hanno accelerato la fioritura e l’allegagione. L’allegagione dell’aleatico sapereta è stata completa con grappoli grossi e molto chiusi. I lavori di scalzatura delle vigne sono stati terminati il 27/4. Giugno e Luglio sono stati abbastanza caldi, ma anch’essi con notti fresche. Pioggia il 2 e il 30 luglio. (Evento per l’Elba molto strano).

La maturazione alla sapereta si presentava in leggero anticipo 7/10 giorni rispetto alla media. Dopo ferragosto le temperature si sono alzate con punte di 38/39 °C. Per fortuna il periodo è durato solo una settimana. Comunque si sono osservati alcuni fenomeni di ustione sui grappoli di Chardonnay esposti al sole. Tutte le vigne della sapereta hanno avuto un carico ridotto delle uve (mediamente -20/30%). In generale è stata un’annata di uva (poca) e sana. Non si sono viste infezioni di peronospora e con una media pressione di oidio. Nelle uve rosse si è verificato qualche attacco di tignola, ma nellla norma.
Il caldo, unitamente alla prolungata siccità, ha causato in alcune vigne stress idrico ai grappoli, anticipando la maturazione e incrementando la concentrazione degli zuccheri, essenzialmente per la disidratazione delle uve, che hanno mostrato in genere una bassa resa in vino.

Il mese di settembre, per fortuna caratterizzato dal bel tempo, asciutto e con importanti escursioni termiche fra giorno e notte, ha permesso la raccolta delle diverse varietà di uve nel singolo vigneto nel momento ideale per la raccolta. Il bel tempo ha inoltre permesso un appassimento dell’Aleatico del Moscato e dell’Ansonica perfetto contenendo al minimo le malattie delle uve in fase di appassimento.

L’inverno è stato abbastanza freddo e molto piovoso. La fine della potatura è stata ritardata per “impraticabilità” dei terreni. Iniziale ritardo della sviluppo vegetativo. Fine aprile grappolini differenziati. Terminati (in ritardissimo) le lavorazioni meccaniche nella nostra vigna 27/28 aprile. Iniziate vigne in affitto. Finito di scalzare San Giovanni e Buraccio il 20 Maggio. La vegetazione appare  indietro. Finito di spollonare venerdi 20/5. La primavera si è presentata fresca e molto piovosa. Tempo brutto e piovoso fino a quasi tutto giugno.

La non lavorazione all’interno dei filari ha permesso però di continuare i trattamenti antiperonsporici continui (ogni 7/10 gg).  Allegagione scarsa specie nell’Aleatico. Visibili qua e la danni da peronospora. Luglio caldissimo. Agosto caldo fino a ferragosto. Lieve abbassamento della temperatura dopo ferragosto, specie di notte.Vendemmia in ritardo di almeno 10 gg. Appassimento del moscato e dell’Aleatico eccellente, fatto al sole diretto dopo la seconda metà di settembre. Finito di vendemmiare il 4 Ottobre. Il ritardo della maturazione ha permesso una raccolta scalare, riuscendo a centrare in modo ottimale le „finestre“ di maturazione di ciascuna varietà, per ciascun appezzamento.

L’inverno non è stato particolarmente freddo, solo poche notti la temperatura è scesa sotto lo zero. I mesi di gennaio e di febbraio sono stati caratterizzati da abbondanti e continue precipitazioni, che hanno consentito un reintegro delle falde sotterranee. Le temperature primaverili inizialmente sotto la media hanno determinato un ritardo della ripresa vegetativa di 7/10 gg. rispetto allo scorso anno.

Dal 20 giugno è „scoppiata“ l’estate. La temperatura ha avuto un rialzo ed il buon andamento climatico ha determinato un’ottima fioritura e un’abbondante allegagione. Solo dopo una severa „potatura a verde“ è stato possibile ristabilire un equilibrato carico produttivo. L’estate molto calda ed asciutta, una forte irradiazione solare, un settembre abbastanza asciutto, insieme al buon stato vegetativo delle piante hanno consentito di effettuare una corretta raccolta delle uve, che hanno raggiunto una buona maturazione. I grappoli si sono presentati sani e con ottime gradazioni zuccherine, regalando un vino intenso, elegante e di buona struttura. Le giornate calde e leggermente ventilate hanno inoltre permesso un ottimo appassimento delle uve di Aleatico e di Moscato, ottenendo un‘ alta concentrazione zuccherina, un’ottima espressione varietale insieme ad ottimi caratteri aromatici.

Nach einem relativ warmen und trockenen Winter begann der Frühling und Sommeranfang
widersprüchlich mit wiederholten Niederschlägen und warmen Temperaturen. Dadurch wurde das Austreiben der verschiedenen Rebstöcke, durchschnittlich um einige Tage begünstigt. Die nachfolgenden klimatischen Bedingungen begünstigten den Blütenstand und gaben den Pflanzen Kraft sich zu entfalten. Während der Sommermonate herrschte die normale Trockenheit, die mit einem Hagelschauer am 15. August beendet wurde. Dadurch wurde ein Teil der Beeren – einige Arten in einzelnen Weinbergen- beschädigt. Zum Glück wurde es im Wetterverlauf trocken mit einer guten Ventilation, die die Wunden der beschädigten Beeren „vernarben“ und die Schäden in Grenzen hielten. Ein trockener September (mit Ausnahme vom 13. September) und die gesunden Trauben versprachen eine progressive Weinlese in einem kurzen Zeitraum mit der Ernte in einem sehr guten Reifezustand. Die Sangiovese- und Vermentino-Trauben wurden in Wiederholung geerntet. Damit konnten auch die letzten, nachgereiften Trauben mit einer qualitativen Garantie von hervorragend bis exzellent geerntet werden. Die frischen Nächte mit leichter Brise waren optimal für den Trockenvorgang und haben einen hohen Zuckergehalt in den Trauben hinterlassen.

Dank eines milden Winters mit  Temperaturen  wie im Frühling,  hat die Saison 2007 eindeutig frühzeitig mit allen vegetativen Phasen der Rebstöcke begonnen. Inselregen in der zweiten Augusthälfte hat den Reifeprozess etwas zurückgeworfen. Im September schönes und trockenes Wetter, mit thermischen (von Tag zu Nacht) Wetterverhältnissen gaben die Voraussetzungen für einen perfekten Reifeabschluss der Traubensorten mit der Option, einzelne Traubenstöcke zu einem späteren Zeitpunkt nachzuernten.

Die Weinlese 2006 stand unter dem Zeichen der Ausgewogenheit und so konnte schon in der ersten Septemberwoche mit der Ernte der frühreifen Chardonnay-Trauben, im perfekten Reifezustand, begonnen werden. Der Regenmangel (mit Ausnahme von ein paar Tagen mit gewittrigem Regen in der letzten Septemberhälfte) erlaubte den Trauben,  ohne jeden Stress zu reifen. In dieser Phase können die Trauben, ohne beeinflussenden Regen, in bester Verfassung geerntet werden. Die Weinlese konnte ohne Unterbrechung in einer kurzen Zeitspanne abgehalten werden. Syrah, Vermentino, Sangiovese (letzte Septemberwoche/erste Oktoberwoche) und Ansonica. Auch der Vermentino, frühzeitig geerntet (im Vergleich zu einer versuchsweise späten Lese) garantierte einen qualitativen Standard von hervorragender bis exzellenter Qualität. Im Großen und Ganzen erwarten wir in diesem Jahr Weine mit einem großen Potenzial.

Ein regnerischer Herbst und Winter mit mittleren/niedrigen Temperaturen, Niederschlägen und Schneeregen haben zu einer Verzögerung der vegetativen Aktivitäten von 12-15 Tagen (gemessen am Vorjahr) geführt. Diese Verzögerung ließ sich mit dem Frühlingswetter wieder ausgleichen und das Austreiben konnte somit um 10 Tage aufgeholt werden. Das Wetter in den kommenden Monaten Juni, Juli und August war sehr ausgeglichen mit Temperaturen um 24° C., ungewöhnlich auf der Insel für Ende August. Dem ist ein guter Reifeprozess zu verdanken und bei der Weinlese, im Vergleich zu den letzten Jahren, ein Potenzial an gesunden, reifen Trauben.

Der Herbst 2003 war von beträchtlichen Niederschlägen gekennzeichnet, die eine Regeneration der durch die Trockenheit während des Sommers entstandenen Schäden ausglich. Der Winter war geprägt von langanhaltenden tiefen Temperaturen und kontinuierlichen Niederschlägen. Dieser klimatische Verlauf hat ein spätes Austreiben der Rebstöcke mit sich gebracht. Gerade für die frühreifen Sorten erfolgte das Austreiben ca. 10-15 Tage später als in den vorangegangenen Jahren. Das Wetter während der Blüh-Periode war regnerisch mit frischen Temperaturen (wie wir es in den letzten Jahren nie hatten). Die Vegetation glich diese ungünstigen Umstände aber mit einem kräftigem grünen Wachstum aus, was ein spätes Reifen der Trauben zur Folge hatte. Es war notwendig, schon vor der Weinlese eine intensive Selektion der Trauben vorzunehmen. Der klimatische Verlauf in diesem Jahr hat den Pflanzen eine große Kraft gegeben. Die Weinlese erfolgte ein paar Wochen verspätet, auch wenn in der mittleren Jahreszeit die Trauben gesund  und einen entsprechenden Reifegrad erreicht hatten. Ein  quantitativ und qualitativ gutes,  ausgewogenes Jahr.

Nach einem ziemlich strengen Herbst/Winter mit viel Regen, war der Frühling/Sommer 2003 einer der wärmsten in den letzten Jahren. Die hohen Temperaturen schon im Frühling, belohnten die Rebstöcke mit einem frühzeitigen Austreiben, auch die Vorsaison brachte eine gute Wetterlage mit reichem Blütenstand. Im Sommer reiften die Trauben dieses Jahr frühzeitig. Einige Rebsorten zeigten schon um den 15. August einen hohen Zuckergehalt. Die Wetterlage blieb über den gesamten Zeitraum der Weinlese stabil. Darüberhinaus hat der thermische Unterschied zwischen Tag und Nacht den Trauben erlaubt, die Reifung zu vervollständigen. Somit konnte ein Wein mit voller Farbe und optimaler Struktur hergestellt werden.

Der Beginn des Frühjahres war mit Niederschlägen und mit hohen Temperaturen geprägt. Dadurch wurde das Austreiben der Rebstöcke begünstigt und war einige Tage seiner Zeit voraus. Der weitere klimatische Verlauf hat eine große Blütenpracht und ausgeglichene, kräftige Triebe hervorgebracht. Der außergewöhnliche Regen in diesem Jahr, der bis Mitte Juli niedergegangen ist, hat sicherlich zu einer schwierigen aber gesunden Reifung der Trauben beigetragen. Die letzten 3 Wochen während der Weinlese hat das Klima seine Wechselhaftigkeit zum Ausdruck gebracht: Am Anfang stabil (erlaubte auch den letzten Trauben nachzureifen), dann durchwachsen bis hin zu starken, diversen Niederschlägen. Die Weinlese 2002 war eine der schwierigsten der letzten Jahre, dennoch können wir, auf einen qualitativ zum Teil befriedigenden, zum Teil ausgezeichneten Wein zurückgreifen.

Der Beginn des Frühlings brachte etwas Regen mit angenehmen Temperaturen, die Reben sind durch die günstigen klimatischen Bedingungen frühzeitig ausgetrieben. Der Frost am 11. April hat jedoch einigen Rebstöcken Schaden zugefügt. Die darauffolgende normale klimatische Wetterlage war dann ausschlaggebend für eine gute Blütezeit und gab eine gute Perspektive für die Vegetation. Der Augustmonat mit täglichem Sonnenschein, hohen Temperaturen und frischen Nächten brachte den Trauben eine intensive Farbe ein. Die Trauben sind in diesem Jahr, ohne Unterbrechung, optimal gereift und garantierten eine exzellente Weinlese.