Moscato passito dell’Elba D.O.C.
Senza alcun dubbio è insieme all’Aleatico il più celebrato fra i vini dell’isola d’Elba. Rappresentano insieme le due perle dell’enologia della Sapereta. I vigneti sono abbastanza giovani, perché fino a pochi anni fa la produzione e la commercializzazione di questo vino, per un “problema burocratico”, non era del tutto regolare! Infatti questo vitigno era stato escluso (probabilmente dimenticato) dall’ Elenco dei vigneti autorizzati e raccomandati della nostra provincia. Pertanto fino al 1999 non poteva essere coltivato. Il moscato è un vitigno aromatico, diffuso in tutta Italia, da cui si ottiene un’uva bianca dal chicco medio, sferico, dolce e profumata a maturazione precoce (fine agosto, prima settimana di settembre). Soltanto da queste uve, rigorosamente selezionate alla raccolta e dopo averle fatte appassire per un certo tempo, si ottiene il più raro fra i vini dell’Isola d’Elba, che in bontà non rimane indietro a nessun’altro vino dell’Elba.
Zona di produzione
Le uve sono raccolte nei vigneti intorno al Parco Nazionale dell’Arcipelago. I vigneti di proprietà ben esposti (in loc. “Mola”,”Gelsarello” e “Pontecchio”), degradano dolcemente verso il piano, ben esposti a sud- sud-est.
Terreni
Poveri, argillosi e ricchi di scheletro.
Uve impiegate
La precocità delle uve e le normali condizioni di siccità dell’estate, permettono la vendemmia già alla fine di agosto. Ottenuto dalla vinificazione in purezza delle uve Moscato, clone adattato da secoli alle condizione pedoclimatiche dell’isola d’Elba e selezionato in azienda. Produzione media di uva per ettaro: 50 q.li di uva. Resa in vino 30%. Allevamento dell’uva: Cordone speronato.
Tecnica di produzione
La caratteristica unica di questo vino sta nel fatto che le uve raccolte in piccole cassette aperte e forate anche sotto (max 9/10 Kg.) subiscono un appassimento di almeno 15/20 gg., su graticci predisposti sollevati da terra. L’appassimento fatto all’ombra, produce una serie di fenomeni: primo fra questi un’evaporazione dell’acqua all’interno dell’acino ed una concentrazione degli zuccheri e di tutte le altre sostanze presenti. L’appassimento è il momento più delicato di tutta la produzione. La fermentazione con macerazione varia da 10/15 gg. Dopo la torchiatura delle vinacce, la fermentazione continua lentamente fino a bloccarsi da sola, superando i 13/14% vol., e lasciando un residuo zuccherino minimo di circa 150/200 gr/litro. La resa di uva in vino non supera il 25/30%. Possiede doti ineguagliabili di pienezza e intensità.
Caratteristiche organolettiche
- Colore: ambrato, più o meno intenso.
- Profumo: spiccato, gradevole ed intenso, fragranza del moscato caratteristica, fortemente aromatico e penetrante.
- Sapore: inizialmente dolce e generoso lascia il posto ad una persistente nota di albicocca, pesca bianca e frutta secca.
- Gradazione alcolica: 13 – 14% vol.
- Temperatura di servizio consigliata: 16°-18° C.
- Calice consigliato: Calici piccoli a stelo corto.
Etichetta
Eringio Marino. Tipica specie mediterranea, che si trova spesso ai bordi delle spiagge o su dune sabbiose, di colore azzurro/verde salvia.